Una delle critiche che mi si può muovere, a ragione, è che utilizzo spesso i soliti ingredienti. Ma cosa devo fare? Ci sono alimenti che ci, mi, piacciono particolarmente e che mi sembrano più facili di altri da cucinare.
Tali alimenti sono quelli che vengono comprati in quantità maggiore di altri e a volte conservati in ghiacciaia.
I calamari appartengono a questa categoria.
A volte mi piace cucinarli velocemente e a volte, quando entro in modalità maschio adulto amante del trogolo, farne sughi o salse dalla lunga cottura con i quali intridere fette di pane abbrustolito e agliato o saltare pasta e gnocchi.
Questa ricetta va bene per tutto.
Per una cena divertente:
- 5 o 6 calamari di media pezzatura
- 5 cucchiai di olio
- 2 cipolle medie
- 3 o 4 foglie di salvia
- 10 o 15 foglioline di rosmarino
- 5 o 6 gambi di prezzemolo
- 1 spicchio d’aglio
- peperoncino, sale, pepe
- acqua
Pulire i calamari, aprirli ed eliminare le interiora gli occhi e tutto quello che non vi piace. Spellarli.
Tritarli abbastanza finemente.
Prima di fare questo mettere a soffriggere a fuoco medio le cipolle tagliate sottili con l’olio e il peperoncino.
Quando saranno ben dorate, al limite del croccante, aggiungere le erbe tritate finissime. Del prezzemolo soltanto 2 o 3 gambi anch’essi tritati fini.
Aggiungere dopo un minuto i calamari e insieme l’aglio tritato da renderlo invisibile. Far fare la loro acqua e aggiungere un grosso bicchiere di acqua.
Coprire e mettere il fuoco al minimo. Far sobbollire pianissimo per almeno mezz’ora aggiungendo acqua se necessario.
Noi abbiamo bisogno che il sugo rimanga molto liquido e che l’acqua estragga tutti i sapori. Sarà quella che bagnerà il pane o finirà di cuocere la pasta.
A fine cottura regolare di sale, pepe e piccante e aggiungere gli ultimi gambi di prezzemolo tritati.