Avete notato che le persone che sono innamorate delle insalate amare, soprattutto dei radicchi, quando vi descrivono il loro piacere nel mangiarle lo fanno come se parlassero di sesso e comunque di un qualcosa che provoca in loro un enorme piacere?
Questa cosa non l’ho mai capita e a me avere il radicchio amarissimo come contorno non mi da soddisfazione anzi orienta il mio spirito in modalità tristezza e rassegnazione. Il radicchio ripeto.
Me lo fanno le verdure amare e crude, quasi tutte, e riesco a tollerarle soltanto se sono associate ad altri vegetali crudi dove col loro sapore smorzano l’amaro. La stessa cosa la provocano gli amaretti e comunque le mandorle amare in generale. Non mi capisco, il Fernet è uno dei miei amari preferiti.
Però l’indivia belga non è uguale. Mi piace cotta e cruda e, essendo disponibile tutto l’anno, la usiamo frequentemente. Sovente cruda, lavata e da pescare non condita da un piatto posto al centro tavola per accompagnare – croccante e fresca – altri cibi.
Un sugo facile per condire la pasta e soprattutto la pasta all’uovo che, con la sua dolcezza, entra bene in armonia con questo vegetale.
- 400 grammi di indivia belga
- 50 grammi di pancetta
- 2 spicchi d’aglio
- 4 cucchiai di olio evo
- 5 o 6 cucchiai di aceto balsamico (quello da supermercato, non sprecate l’aceto balsamico tradizionale)
- mezzo cucchiaino di zucchero
- sale
A freddo aggiungere all’olio l’aglio schiacciato e la pancetta tagliata a quadratini piccolissimi. A fuoco moderato fate insaporire l’olio e sciogliere il maiale.
Quando l’aglio sarà imbiondito toglierlo e aggiungere l’indivia tagliata sottilmente perpendicolare alla lunghezza.
Salare, alzare il fuoco e saltate fino a che l’indivia non sarà appassita.
Aggiungere lo zucchero e, dopo che sarà caramellato un poco, l’aceto balsamico.
Fate evaporare l’agro ed il sugo è pronto.
Fateci saltare la pasta a fuoco vivo, togliete dal fuoco e aggiungete una buona dose di parmigiano grattugiato. In questo caso è indispensabile.