Avevo già cotto a bassa temperatura qualcosa, le uova utilizzando la lavastoviglie. Però non avevo mai provato con la carne d’anatra.
È stata una lotta durissima. L’ho provata domenica prendendo come spunto un mezzo petto d’anatra che avevo e ho dovuto convincere mia moglie a interrompere il ciclo di lavatrici domenicali in mio (nostro) favore.
Avevo un poco di timore devo ammetterlo a cuocere così, improvvisando, un volatile ma poi, ho detto tra me e me, cosa succederà in fondo lo hai già mangiato da qualche parte. Cuocerà a circa 80 gradi fin quando non raggiungerà i 65 gradi.
Raggiunti i 45 gradi però la batteria del termometro va ai kaki e mi arrangio facendo la proporzione tra il tempo, la temperatura raggiunta e quella che vorrei. Fallisco miseramente e la cottura va oltre venendone fuori però una carne ancora ricca dei suoi umori, leggermente rosa e affatto asciutta. Intenso l’odore ed il sapore dell’anatra.
Che poi, diciamoci la verità, questa non è cottura a bassa temperatura. Questo è un modo raffazzonato per provare a far qualcosa.
- 1 petto d’anatra
- 4 spicchi d’aglio
- olio extra vergine d’oliva
- sale
Pulite il petto dalle piume che possono essere ancora attaccate e dategli una bella forma ritagliando la pelle in modo che non ci siano pezzi di pelle o carne che penzolano.
Ungete un poco la pelle con pochissimo olio e appoggiatelo sopra ad una teglietta con la pelle rivolta verso l’alto.
Schiacciate l’aglio e ungetelo, mettetelo intorno all’anatra.
Mettete la teglietta nel forno riscaldato a 80 gradi e andate a vedere un film, almeno un tempo.
A cottura ultimata tamponate gli umori che avrà rilasciato: un poco di sangue e di grasso proveniente dalla pelle. Lasciatelo riposare 5 minuti.
Rendete incandescente una padella e appoggiateci il petto dalla parte della pelle fin quando non sarà croccante, poi rigiratelo e fate venire una crosticina anche dall’altra parte. Ma non esagerate.
Tagliatelo in fette sottili circa 5 millimetri dopo aver salato la pelle. Aggiustate di sale anche la carne e servite con un filo di olio e di pepe.