Perché i carciofi mi piacciono tanto? Intanto perché ci sono poi perché, se ci avete fatto caso, dopo aver mangiato i carciofi tutto acquista un sapore più dolce.
Poi, avete tutti ben presente come sono fatti i carciofi. Scorza fibrosa, pungono e sono velocissimi a diventare neri.
Notate somiglianze tra l’amore e questi vegetali? Tra il vostro lui (o lei) e questi guerrieri in armatura?
Mia moglie è così e per certi versi lo sono anche io. Mio figlio, in questo senso, è il più “carciofo” dei tre. Non fraintendete siamo persone amabili e carciofo non va inteso, come fanno dalle mie parti, come persona un poco dura di comprendonio.
- 5 carciofi adatti alla cottura
- 2 spicchi d’aglio
- 6 cucchiai d’olio extravergine di oliva
- sale
Pulite i carciofi tenendo soltanto le parti non fibrose. Eliminate quindi le foglie più esterne e tagliate le punte. Tagliate i gambi e rifilate il fondo.
Divideteli in quarti ed eliminate la peluria interna. Tagliateli a fettine sottili pochi millimetri, direi massimo 3, e gettateli in acqua fredda acidula con del limone.
Se avete vitamina C in polvere usate quella in sostituzione del limone ed eviterete l’acidulo agrume dentro al piatto. Lo dice Niko Romito e sicuramente ha ragione.
Eliminate le fibre dai gambi, tagliateli a rondelle e mettete anche questi nell’acqua.
In un’ampia padella mettete l’olio e i due spicchi d’aglio pelati e schiacciati leggermente. A fuoco medio fate prendere sapore all’olio poi scolate i carciofi e aggiungeteli in padella.
A fiamma altissima saltateli una decina di minuti e comunque fin quando non saranno morbidi ma ancora sodi. Le foglie più piccole che si saranno scottate avranno cotto più intensamente prendendo quel sapore di arrostito che a me piace molto.
Regolate di sale soltanto alla fine.